Coppa di Germania, il Friburgo sogna: Streich esempio di programmazione vincente

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(Photo by Martin Rose/Getty Images)

Il Friburgo sta vivendo un vero e proprio sogno, avendo raggiunto ieri sera la qualificazione alla finale della Coppa di Germania. Per un città che vive di calcio, il raggiungimento di questo importante traguardo rappresenta molto, specie se si va ad inquadrare la politica che ha deciso da illo tempore di intraprendere la società.

 

Il Friburgo, infatti, è definito per molti il club più “anticiclico” del calcio europeo, soprattutto nel 2022. La spiegazione a questo aggettivo attribuito al club bianconero si spiga, per esempio, con un particolare che lo distingue da quasi tutti i club non solo tedeschi, ma europei: il Friburgo ha un allenatore che non cambia da ben 11 anni. Il nome del tecnico è Christian Streich che è considerato un gota per la città di Friburgo e che ieri, probabilmente, ha raggiunto l’apice di una carriera tutta in bianco e nero: il sogno del primo trofeo non solo continua, ma è molto più vicino di quanto si possa pensare.

Italia Grifo
(Photo by Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)

Friburgo, in Coppa di Germania è finale: in vetrina anche un italiano

Streich si è contraddistinto più volte in Germania per le idee e per la programmazione che ha da tempo portato nel club bianconero. Per dirne una che riguarda anche il calcio italiano, il tecnico è stato il primo a puntare sul talento di Vincenzo Grifo, facendolo crescere fino a farlo arrivare alla corte di Roberto Mancini in Nazionale. Infatti, prima del 2015, l’esterno italiano era uno dei giocatori qualunque che tentavano di emergere in Italia.

Nessun modo possibile per entrare dentro determinati ambienti e così per il giovane che voleva inseguire il suo sogno, si apre la possibilità di approdare in Germania,  nella zona del Baden-Württenberg. Di lui si accorge prima il Karlsruher che punta su di lui e successivamente l’Hoffenheim, con cui fa il suo esordio in Bundesliga facendo vedere lampi di talento inespressi fino ad allora.

Poi la chiamata di Streich che lo mette al centro del progetto Friburgo, con il quale esordisce in campo europeo, fino ad arrivare a questa stagione che potrebbe diventare storica per la società nata nel 1904. I bianconeri, infatti, sono solo ad una lunghezza dal Leverkusen quarto in classifica, posto che vorrebbe dire qualificazione in Champions League. Ieri è arrivata anche un’altra perla per gli uomini di Streich: la qualificazione alla finale della Coppa di Germania, grazie proprio a quel talento italiano messo al centro del progetto, autore del gol dello 0-1 contro l’Amburgo.

Friburgo, finale di stagione inseguendo un sogno

 

Il finale di stagione per il Friburgo ha tutti i presupposti per rivelarsi un sogno dal quale sarebbe difficile svegliarsi. La stagione fino a questo punto infatti è andata ampiamente sopra alle attese di inizio stagione, in cui molti tifosi e molti in società auspicavano una salvezza tranquilla senza nessun grattacapo. Ed invece, a cinque partite dalla fine la squadra di Streich ha il futuro (in caso glorioso) nelle proprie mani. Infatti, l’ultima settimana della stagione sarà decisiva: tra il 14 maggio e il 21 maggio ci sarà molto da scrivere nella  storia del club tedesco fondato nel 1904, con lo scontro diretto in Bundes contro il Bayer Leverkusen la finale di Coppa di Germania, con una fra Lipsia ed Union Berlino. I tifosi, in delirio, sognano il titolo del DFBPokal e la qualificazione in Champions League. Tutto parte dalla programmazione e dalla pazienza. Il Friburgo è arrivato a questo concetto molto prima, fidandosi della visione di Streich. C’è da fare solo i complimenti.