Juventus, Allegri: “Non è vero che i giocatori erano contro il ritiro”

Juventus Allegri

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

La Juventus di Massimiliano Allegri prova a raccogliere i cocci e ad andare avanti. I bianconeri reduci dalla debacle di Champions League in Israele contro il Maccabi Haifa ed in generale da un inizio di stagione da incubo, domani (sabato 15 ottobre) affronteranno il Torino nella gara valida per la 10ª giornata di Serie A. Il Derby della Mola da vincere dunque, per provare a guardare al futuro con un minimo di ottimismo, nonostante la stagione sia in un parte già compromessa. Il tecnico della Juventus Allegri ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro gli uomini allenati da Juric. Di seguito ecco le sue dichiarazioni raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Juventus, Allegri: “Risalire non è una mia sfida personale, è di tutti”

Che tipo di reazione si aspetta dalla squadra?
“Domani è il derby, gara molto sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce, partita complicata. Bisogna stare attenti, corti e lavorar di squadra”.

Come mai è cambiato il programma del ritiro?
“Con la squadra parlo tutti i giorni. Il ritiro è solo un momento per stare insieme, non è una punizione. Avevamo ieri e oggi per fare doppi allenamenti, per dare un po’ più di ordine. In questo momento stare insieme può fare solo bene. Ho parlato con la quadra quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora ho detto ci vediamo domattina”.

Su chi avrebbe chiesto di fare a meno del ritiro?
“Assolutamente no, sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione”.

Il presidente la ha dato la carica?
“Il presidente ha dato la carica alla squadra e all’ambiente in prima persona. Bisogna compattarsi più di prima, c’è bisogno di tutti. Bisogna fare le cose semplici e ordinate”.

In questo momento vecchia guardia o incoscienza?
“In questo momento l’incoscienza non ci deve mai abbandonare. Dai giovani e dagli anziani, che non la devono abbandonare. Il campo dirà che partita faremo”.

Cosa le fa pensare che vincerà questa sfida?
“Non è una sfida mia personale, è di tutti. Non è che uno vince e gli altri perdono, si fa tutti insieme. La squadra ha lavorato bene, oggi pomeriggio faremo l’ultima rifinitura”.

C’è anche un problema di condizione fisica o solo mentale?
“I dati son fini a se stessi. Nelle sette partite in cui abbiamo corso di più abbiamo vinto solo una partita, nelle altre tre vittorie. I dati sono tutti validi ma non ce n’è uno che risolve i problemi. Più che vedere i dati bisogna essere ordinati e attenti in questo momento”.