Juventus, Pogba tra ottimismo e azzardo: pro e contro dell’operazione nostalgia

Mercato Juventus

(Photo by Michael Regan/Getty Images)

Paul Pogba ottiene quello che, forse, ha sempre voluto: lui e la Juve sono come due amanti che si allontanano per questioni di forza maggiore, ma non smettono di cercarsi. Il mercato ha provato a dividerli, ma non c’è stato niente da fare. Amici mai, per chi si ama come noi. Dice Venditti, che accostato alla Juventus non suona molto bene (per le scelte che il cantautore ha fatto in materia di tifo), ma per definire l’amore forse Antonello è il miglior esempio possibile. In ambito canoro. E le storie di calcio sono (anche) storie d’amore.

Tornando al mercato, invece, Pogba non ha mai nascosto i suoi “sentimenti”. Ovvero le pretese da campione per tornare a Torino: ok, l’ambiente, ok la voglia di dimostrare ancora quanto può dare, ma solo a certe condizioni. Il passato ritorna, ma per rendere migliore il futuro. Altrimenti è solo una suggestione. Dopo un tira e molla durato anni, la prossima settimana il francese potrebbe essere di nuovo alla Continassa. Qualcosa resta da limare, ecco perchè non c’è ancora nessun annuncio, ma solo forti certezze.

Juventus, Pogba prepara il ritorno: occhio alla “maledizione dell’ex”

Arrivabene Pogba
(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Al momento i motivi per vedere nuovamente Pogba in Italia sono almeno 7 milioni e mezzo, per la durata di tre anni. Cifra che potrebbe arrivare a 10 con i relativi bonus. Non esattamente i 14 che offriva il PSG, ma la Juve garantirebbe al francese la possibilità di esprimersi al meglio e senza troppe pressioni. Su questo aspetto – determinante – occorre sottolineare, però, che Torino (sponda bianconera) è una piazza calda: l’umore non è dei migliori.

I ritorni sotto la Mole cominciano ad essere non proprio ben visti. Lo dimostra l’hashtag Allegri out. L’allenatore è tornato in bianconero dopo anni di trionfi per riportare il sereno, dopo una stagione giudicata altalenante con Andrea Pirlo in panchina (che comunque ha portato una qualificazione in Champions, una Coppa Italia e una Supercoppa), ritrovandosi con zero trofei. Non accadeva dal 2011, l’era Del Neri. La pazienza – della piazza – comincia a finire. Segno che per i tifosi le minestre riscaldate sono un piatto ormai in disuso.

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Quindi il ritorno di Pogba in bianconero è visto con ottimismo ma prevale, inevitabilmente, la cautela: le aspettative sono quelle del passato – come lo erano con Allegri – ma nel tempo le persone cambiano. I giocatori non fanno eccezione: per questo il peso dei ricordi non deve soppiantare quello dei risultati. Il passato deve servire per imparare, valutare e ricordare. Altrimenti, al posto dei rimpianti, subentrano i rimorsi. E non è detto che siano necessariamente la contropartita ideale. Soprattutto se Pogba, come si vocifera, potrebbe prendere la 10: maglia pesante per il passato (Del Piero), ma anche per il presente che non c’è più (Dybala) per cui le lacrime non sono ancora finite. Gli juventini, adesso, hanno bisogno di tornare a sorridere.