MLS e non solo: il calcio americano è pronto ad esplodere
Usa e calcio
Gli Stati Uniti e il calcio, un binomio che nel paese a stelle strisce non è mai andato tanto di moda. NBA, Baseball e Football sono gli sport più seguiti in America, ma il soccer sta avanzando.
La nazionale di calcio USA sta decollando, Pulisic, Reyna e Dest sono i talenti sulla bocca di tutti, ma anche i vari McKennie, Tyler Adams o Weah, figlio d’arte del famoso padre ex Milan e PSG, George Weah.
Il pallone inizia a rotolare anche nei cuori dei tifosi americani, e i grandi magnate cominciano ad investire nella MLS. Uno di questi, tra gli altri più noti come David Beckham, Kevin Durant o Steve Nash, il patron dei Philadelphia Union, Jay Sugarman, ha le idee molto chiari sul da farsi.
La sua squadra ha vinto qualche settimana fa il Supporter’s Shield, simile allo scudetto in Italia, ma non ha ricevuto la stessa notorietà che riscuote una vittoria come il Super Bowl o le NBA Finals.
Le basi per il successo
Le basi per il successo però sono state buttate.
I playoff sono iniziati, in un format che ricalca quello dell’ultima Champions League. Le squadre di Eastern Conference e Western Conference (gli unici due gironi e campionati nazionali) si affrontano in match ad eliminazione diretta per aggiudicarsi la vittoria finale.
La curiosità sul mondo del soccer comincia a crescere e con loro gli introiti, spinti dal merchandising, dalle stelle arrivate nella MLS e dal bacino di utenza ampliato dai diritti televisivi. Scontro impari rispetto agli sport già citati, ma da poco si è sfondato il tetto di 1 miliardo di dollari investiti nel campionato d’Oltreoceano.
Numero destinato a crescere nei prossimi anni, grazie alle novità che verranno introdotte a partire dalla prossima stagione. Difatti, si aggiungeranno 4 società calcistiche nel biennio 2021-23.
Questo nuovo format, che ampia la base geografica della visibilità nel Paese, porterà ad un ulteriore aumento di 5/600 milioni di dollari di introiti.
I primi frutti
L’investimento fatto dal patron dei Philadelphia Union comincia a dare i suoi frutti, non solo a livello personale, ma anche come movimento calcistico nazionale. L’ambizione è quella di portare una nazionale giovane e promettente per i mondiali invernali del 2022 in Qatar, per poi provare addirittura a competere per la vittoria finale nei mondiali del 2026, competizione che si giocherà proprio negli Stati Uniti.
The Times They Are a-Changin’ cantava Bob Dylan. Dimenticate l’MLS che ricordiamo tutti, con le fantascientifiche maglie di Jorge Ocampos tra i pali, o i rivoluzionari ma incompiuti shootout al posto dei rigori.
L’America sta arrivando, and The Winner Takes it All.