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Il 18 ottobre 1983, a Salvador, capitale dello stato di Bahia, nasce Dante Bonfim Costa Santos, meglio conosciuto, più semplicemente, come Dante. Cresce nelle giovanili del Capivariano, e nel 2002 passa alla Juventude, dove inizia la sua carriera nel grande calcio. La duttilità tattica e la fisicità con cui domina il gioco aereo, lo fanno entrare nei radar del Lilla, che nel 2004 lo porta in Francia.

Dante, però, è un difensore ancora acerbo per imporsi a certi livelli, e dopo due stagioni in cui colleziona appena 12 presenze, fa un passo indietro. Accetta la corte dello Charleroi, in Belgio, campionato più modesto in cui farsi le ossa. Qui inizia realmente la sua scalata al calcio europeo. Chiude la prima stagione con 27 presenze e due reti, e nell’estate del 2007 passa allo Standard Liegi, con cui vince subito lo scudetto. Nella formazione liegina è titolare indiscusso, e nel 2009 arriva il momento di ritentare il salto in un grande campionato.

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Nella sessione invernale di calciomercato finisce in Bundesliga, tra le fila del Borussia M’gladbach, con cui firma un contratto fino al 2014. Saranno stagioni dure, più che per Dante per la squadra, che si salva per il rotto della cuffia nelle successive tre stagioni. Il brasiliano, però, continua a crescere, chiudendo la stagione 2011/2012 con 38 presenze, senza mai venire sostituito. Ormai, a 29 anni, è pronto per una grande. Anzi, per una grandissima; il Bayern Monaco.

L’impatto con la squadra bavarese è ottimo, e Dante conquista presto la fiducia del mister Jupp Heynckes. La prima stagione è da incorniciare, il Bayern vince il primo triplete della sua storia. Dopo la Champions League contro il Borussia Dortmund (2-1) arrivano anche la Coppa di Germania contro lo Stoccarda e la Bundesliga. Per Dante, nei due anni successivi, arriveranno altri due campionati ed una Supercoppa Europea, prima di essere ceduto, nel 2015, al Wolfsburg. Dove resta una sola stagione, l’ultima in Germania. Nel 2016 decide di tornare dove tutto era iniziato, in Ligue 1, tra le fila del Nizza, di cui oggi, a 37 anni, è capitano.

In Nazionale ha giocato per un solo biennio, il migliore della sua carriera, tra il 2013 ed il 2014, mettendo insieme 13 presenze e 2 reti.

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