Buio profondo per il Parma: ora Liverani rischia l’esonero

Liverani Parma

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Parma ha portato con sé nel 2021 le vecchie abitudini dell’anno appena trascorso. Il 3-0 subito tra le mura del Tardini contro il Torino rappresenta la terza sconfitta consecutiva in Serie A, la settima nelle quindici giornate di campionato disputate. Il bottino di 12 punti non può far dormire sonni tranquilli a Fabio Liverani, che sente bruciare la propria panchina per non aver rispettato le aspettative del club a inizio stagione. Dopo l’addio dell’allenatore Roberto D’Aversa e del direttore sportivo Daniele Faggiano, un calo sarebbe stato fisiologico. Ma non di queste proporzioni.

Le scuse potrebbero non bastare

Il tecnico gialloblù si è assunto ogni responsabilità in merito al periodo negativo al termine del match contro i granata. Queste le sue dichiarazioni: “Sicuramente è un momento complicato, ma alla squadra non posso rimproverare di non provare a giocare, di non creare qualcosa. Quello che ci manca è quel guizzo, è un problema che abbiamo non perché non creiamo, ma perché non riusciamo a fare la scelta determinante per poter fare gol. Si tratta di un problema che dobbiamo risolvere”. Potrebbe non bastare chiedere scusa a proprietà e tifosi. Sono in corso riflessioni sul futuro di Liverani: il presidente Kyle Krause è orientato all’esonero, ma sarà decisiva la partita che il Parma affronterà il 6 gennaio contro l’Atalanta.

Liverani verso l’esonero: i nomi valutati dal Parma

Il destino sembra comunque scritto. I nomi valutati dalla dirigenza appartengono a Davide NicolaLeonardo SempliciWalter Zenga e Roberto Donadoni. Al momento, i primi due sono i profili più intriganti per via del loro trascorso con squadre di medio-bassa classifica. L’obiettivo del Parma, infatti, è di ricostruire un progetto raggiungendo una salvezza tranquilla e sfruttando le sessioni di calciomercato per sistemare la rosa. Insomma, non resta che attendere ancora qualche ora per capire meglio le prossime mosse della società ducale. E ora Liverani convive con l’incubo del fallimento.