Qatar 2022, le prestazioni degli “italiani” in campo: spicca Milinkovic-Savic

Qatar 2022 italiani

(Photo by ADRIAN DENNIS/AFP via Getty Images)

Il lunedì di Qatar 2022 è stato contraddistinto da un altissimo numero di calciatori “italiani” impiegati nelle quattro partite disputate. La Serbia, ovviamente, ha contribuito maggiormente nonostante la panchina per Dusan Vlahovic. Il migliore è stato sicuramente Sergej Milinkovic-Savic che ha segnato il suo primo gol e ha risposto alle critiche ricevute dopo il match contro il Portogallo. Molto bene anche Alex Sandro che sembra un giocatore diverso da quello visto alla Juventus nelle ultime due stagioni.

 

Qatar 2022, l’analisi degli “italiani” in campo

La giornata è iniziata con uno spettacolare Camerun-Serbia finito 3-3. Erano presenti due giocatori di Serie A tra gli africani e ben sette tra i serbi. Male i camerunesi Hongla del Verona e Anguissa del Napoli. Il primo perde palla e causa l’1-3, il secondo è responsabile nei primi due gol. Nei serbi, come detto, molto bene Sergej Milinkovic-Savic che segna nel finale nel primo tempo e cambia completamente la sua prestazione. Meno bene suo fratello tra i pali, ma non è il maggior responsabile dei gol subiti, anzi. Partita terribile per Milenkovic della Fiorentina che regala il pareggio al Camerun e sembra tutt’altro che sicuro. Kostic della Juventus, invece, è parso in crescita e ha fatto il suo sulla fascia dimostrando una buona intesa con Tadic. Partita senza infamia e senza lode per Lukic e per il subentrato Radonjic. Non giudicabile Djuricic che entra nel recupero.

(Photo by Julian Finney/Getty Images)

Nel 2-3 tra Corea del Sud e Ghana l’unico rappresentante della Serie A è Kim del Napoli. Partita pessima con alte responabilità in due gol ghanesi. Nella vittoria per 1-0 del Brasile sulla Svizzera si conferma ad alti livelli Alex Sandro. L’ambiente del Mondiale l’ha cambiato e le prestazioni ricordano i bei tempi andati di Oporto. In Portogallo-Uruguay giocano per i sudamericani Olivera del Napoli, Vecino della Lazio e, nel finale, Viña della Roma. Il napoletano non soffre Bernardo Silva ed è già una grande cosa, mentre il laziale fa enorme fatica sulla mediana. Troppo poco tempo per giudicare il giallorosso. Tra i lusitani entra nel secondo tempo Leão, ma non incide.

Solo panchina per Ebosse, Lazovic, Vlahovic, Jovic (ammonito in panchina) e Bremer.