Rebic, un compleanno da leader e arma insostituibile del Milan

Ante Rebic spegne 28 candeline. L’attaccante croato del Milan festeggia il compleanno al termine di una settimana che l’ha visto protagonista, in campionato e sul palcoscenico europeo della Champions League. Dopo i due assist nel match contro la Lazio, l’ex Eintracht Francoforte ha segnato ad Anfield il gol del momentaneo 1-1, nonché la rete del fondamentale pareggio all’Allianz Stadium contro la Juventus.


Una scalata rapida e inarrestabile nelle gerarchie del Milan di Stefano Pioli, dopo un inizio di avventura – nella stagione 2019/20 – che lo aveva visto faticare e non poco fino ad essere un oggetto misterioso. La svolta che arriva in quel Milan-Udinese del 19 gennaio 2020 (doppietta, ndr), a poche settimane dall’inizio dell’incubo Covid, poi uno score che man mano migliora fino a vederlo collezionare 25 reti e 15 assist in 68 presenze complessive in maglia rossonera.

Carattere, determinazione e la capacità di lasciare l’impronta in match decisivi. Nelle passate due stagioni si era guadagnato la fama di ‘giocatore da girone di ritorno’ per le partenze balbettanti ma, quest’anno, Rebic ha da subito imposto la propria tenacia mostrando una maturazione in linea con la crescita generale del gruppo assemblato dal tecnico Stefano Pioli.

Fondamentale da un punto di vista tattico, determinante nel carattere, soprattutto in un gruppo molto giovane quale è quello rossonero. La stagione è agli inizi e Rebic non vuole fermarsi, in attesa di diventare decisivo anche con la maglia della Nazionale croata, da cui ha appena incassato l’esclusione del commissario tecnico Dalic che, ad ogni modo, si è detto aperto a riaccoglierlo nel gruppo.