Roma, Pellegrini da trequartista è di un altro livello

La Roma ha vinto di nuovo, e ancora una volta l’ha fatto grazie a Lorenzo Pellegrini: il 7 giallorosso si è reso protagonista di una splendida prestazione, aiutato anche dalla posizione in cui ha giocato.

Roma, Pellegrini da trequartista è inamovibile

Come a Bologna infatti, l’ex Sassuolo ha agito nuovamente nel ruolo di trequartista al fianco di Mkhitaryan alle spalle di Edin Dzeko. Sia con i rossoblù che con i granata ieri sera è andato a segno, mostrandosi particolarmente utile in quella zona del campo. Non solo per i gol che segna, ma anche per la lucidità che mostra nel fare l’ultimo passaggio. L’intelligenza tattica del calciatore capitolino è impressionante e la si nota partita dopo partita.

In questa stagione Fonseca l’ha utilizzato spesso come mediano nel centrocampo a 2 al fianco di Veretout, con il compito di gestire il possesso e imbeccare subito i trequartisti. La visione di gioco per ricoprire questo ruolo non gli manca, e sta migliorando anche dal punto di vista atletico. La sensazione però è che da trequartista sia tutta un’altra musica.

Come farne a meno?

Rinunciare a schierarlo in quel ruolo sta diventando molto complicato: nelle ultime prestazioni si è dimostrato di un altro livello, determinante in zona gol e fondamentale per chiudere l’ultimo passaggio. Nella scorsa stagione, tenendo conto anche di molteplici partite saltate per infortunio, ha disputato 21 partite da trequartista in cui ha segnato 1 gol ma fornito addirittura 10 assist. Un buon bottino che trova conferme anche nella stagione 2018/1019, dove ha giocato 10 partite da trequartista nelle quali ha segnato 3 gol e collezionato 3 assist.

Numeri importanti per un giocatore che ormai da anni dimostra di avere tutte le capacità per ricoprire alla grande quel ruolo. In attesa del ritorno di Zaniolo, la sensazione è che il ballottaggio con Pedro per le prossime partite sarà serrato per affiancare Mkhitaryan (al momento inamovibile, 7 gol e 6 assist in 11 partite).