Lo stop delle Asl rischia di causare scontri FIGC-FIFA

I prossimi 10 giorni saranno densi di impegni per tutte le Nazionali. Con l’attuale emergenza sanitaria, la situazione della Serie A ha guadagnato le attenzioni di tutto il mondo. Complice di questo è il numero elevato di calciatori di nazionali straniere che militano nel campionato italiano. Negli ultimi giorni nel Bel Paese è scoppiato il caos delle Asl regionali che sembravano voler impedire ai giocatori in isolamento fiduciario di raggiungere i ritiri delle corrispettive nazionali.

Gravina e il problema della Asl locali

Anche l’intervento di Gravina, presidente della FIGC, è stato abbastanza eloquente sulla questione: “Siamo l’unica federazione che ha questi problemi. L’Italia non sta facendo una bella figura”. Questo è il suo esplicito pensiero sul tema dei calciatori non positivi fermati a scopo precauzionale dalle aziende sanitarie regionali. Si tratta di provvedimenti a macchia di leopardo, non uniformi in Europa e nemmeno in Italia. Sono infatti due i club di Serie A che non hanno liberato i propri giocatori per le nazionali perché fermati dalle Asl locali, ovvero Roma e Fiorentina.

A Roma sussiste addirittura un’incongruenza nella stessa città. I giocatori stranieri della Lazio, riferenti all’Asl Roma 4, sono già partiti verso i ritiri delle corrispettive nazionali mentre i giallorossi sono stati bloccati dall’Asl Roma 2 che ha negato i viaggi di Mkhitaryan, Ibanez e Kumbulla. Un derby tra Asl che appesantisce ancora di più la situazione e che sicuramente non mette in buona luce l’Italia.

La lettera della FIFA alla FIGC

La FIFA ha aperto uno spiraglio nel protocollo perché i giocatori possano uscire dalle bolle per rispondere alle chiamate delle nazionali per incontri sotto il suo patrocinio.  La FIFA ha scritto una lettera alla FIGC e ai singoli club coinvolti. La Federazione vuole capire perché pur potendolo fare da protocollo, alcuni club italiani non possano far partire i propri giocatori. La FIFA vuole chiarimenti, ed in caso questi non arrivassero passerà alle alle sanzioni.

L’inevitabile scontro internazionale tra Federazioni

È nato uno scontro internazionale, tanto che la Fiorentina, ad esempio, è in battaglia con le federazioni di Argentina, Cile e Uruguay che vorrebbero subito i viola convocati. I toni iniziano ad alzarsi, viste le disparità di trattamento. Il Presidente della Federazione calcistica dell’Uruguay Ignacio Alonso è intervenuto sulla situazione, mettendo ovviamente nel mirino giocatori viola Caceres, Quarta e Pulgar. Per adesso i 3 calciatori sono bloccati a Firenze, in attesa di aggiornamenti da parte delle autorità sanitarie. “Mi sembra che ci sia una manovra del club, perché non abbiamo avuto lo stesso problema con gli altri giocatori convocati in ​​Italia, come Diego Godín e Nahitan Nández del Cagliari, né Rodrigo Bentancur della Juventus” le dichiarazioni di Alonso.

Ha parlato anche il ct della Serbia, Ljubisa Tumbakovic, che in conferenza stampa ha tuonato sul mancato arrivo di Nikola Milenkovic e Dusan Vlahovic: “Abbiamo avuto tanti problemi con le società italiane. Non ho alcuna certezza sul fatto che Milenkovic e Vlahovic potranno raggiungerci oppure no. Siamo in contatto con la Fiorentina e con le autorità locali, speriamo che riescano ad arrivare oggi o domani”.

Anche per i giocatori della Roma le Federazioni si stanno muovendo. L’Albania è infatti in contatto diretto con l’ASL di Roma2 per avere Marash Kumbulla a disposizione il prima possibile. La Federazione albanese è disposta a far viaggiare il ragazzo in totale sicurezza e dunque ad organizzare un volo privato per andare in Italia a prenderlo.