Tardelli: “Vittoria del Mondiale dell’82 speciale. Ricordo troppe cose belle”

Tardelli mondiale 82

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

A distanza di 40 anni, Marco Tardelli ancora ha i brividi rispetto al Mondiale vinto in Spagna nel 1982. Il centrocampista, allora della Juventus, fu protagonista di un Mondiale stupendo giocato e orchestrato in mezzo al campo e coronato con il sigillo in finale contro la Germania. L’urlo come esultanza dopo il gol è stato inserito nella classifica degli urli più famosi nella storia contemporanea. Tardelli ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport di quel magico mese spagnolo.

Mondale dell’82, il ricordo di Tardelli

Questo il ricordo che Marco Tardelli ha voluto sottolineare alla magica esperienza del Mondiale del 1982: “La vittoria dell’82 è speciale perché non si vinceva un Mondiale da 44 anni. Era un periodo difficile per il Paese. Bearzot? Ci mise la faccia quando ci massacravano e poi la favola l’ha lasciata a noi per prenderci gli elogi. Brera? Ho avuto un problema con lui per una pagella che mi scrisse, fui villano ma poi mi scusai con il figlio tanti anni dopo. Paolo Rossi? C’era stato lo scandalo scommesse e lui si era presentato magro e con pochi minuti nelle gambe. I giornali insultavano Bearzot per aver lasciato a casa Pruzzo e Beccalossi. Finale? I giorni prima è stata un’attesa infinita ma avevamo fiducia in noi stessi. Non ho dormito un istante e mi sono confidato con Bearzot. Urlo del gol? Non ho capito più nulla e ho iniziato a correre, sarei arrivato fino a Toledo. Della notte di Madrid mi porto dietro la bellezze di ritrovare sempre i miei compagni“.