Torino, Lovato conferenza: “Felice qui, mai pensato ad alternative”

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Lovato conferenza – Il nuovo difensore del Torino ha tenuto oggi la conferenza stampa di presentazione: le parole del giocatore granata.

Approdato negli ultimi giorni di mercato invernale, il nuovo difensore del Torino, Matteo Lovato, si presenta ufficialmente oggi in conferenza stampa. Accanto al classe 2000 ha presenziato anche il Direttore Tecnico, Davide Vagnati, il quale ha esordito con tali parole: “Matteo l’ho visto più volte quando giocava al Padova, lo conosco da tanti anni. Ha fatto veramente un bel percorso da allora, passando per Cagliari, Atalanta e Salernitana. Siamo contenti perché aveva anche altre possibilità e ha scelto di venire qua, sa cosa vuol dire lavorare insieme a Juric. Noi speriamo di continuare con lui per molto tempo. Si è presentato bene, già bei primi allenamenti si vedeva che sapeva cosa fare“.

Torino, Lovato conferenza: “Non mi sento in prestito, darò il 100%”

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Le prime parole in conferenza stampa di Matteo Lovato da giocatore del Torino: “Sono felice di essere qui e sono pronto per questa avventura. Sono abituato al mister, lo conosco bene e lui conosce bene. So cosa vuole e cosa cerca. Ringrazio la società, mi sono sentito cercato e voluto. Non ho nemmeno pensato ad alternative, ho spinto per essere qui oggi“.

Su Juric

Il suo lavoro con i difensori, come in qualsiasi ruolo, è di preparazione fisica e mentale. Prepara il giocatore alle situazioni della partita, nessuno meglio di lui ripropone queste situazioni in allenamento. Ogni giorno è una preparazione alla gara con le sue idee e con il suo modo di essere. Nei giocatori giovani e in chi si vuole ritrovare dà un grande aiuto e può cambiare la carriera, dando più opportunità“.

Sulle caratteristiche personali

Posso crescere sotto tutti gli aspetti. Juric mi ha dato subito l’impronta del lavoro uomo contro uomo, poi ho anche giocato anche a quattro o da braccetto a destra e a sinistra. Ho un po’ di basi da cui partire e su cui lavorare. Anche se gioco da qualche anno in A, ho ancora molto da imparare e il mister è il prosieguo migliore del mio percorso“.

Sul trasferimento in prestito

Prima di essere professionisti, bisogna essere professionali. Ho sempre dato tutto per la maglia ovunque io abbia giocato, è un onore essere al Toro e fino all’ultimo giorno darò il 100%. Spero ci possano essere molti anni da vivere qui e creare una sinergia con la società. Non mi sento in prestito, credo che bisogna essere professionisti e professionali. Sposerò la causa fino all’ultimo giorno“.

Sull’Atalanta

Sono arrivato a Bergamo che forse ero un po’ troppo acerbo, non ero pronto ad affrontare certe cose da un punto di vista mentale: fisicamente sono sempre stato preparato, ma ora ho lavorato di più sull’aspetto mentale per sentirmi subito importante. È normale che bisogna passare un periodo di assestamento per capire il ruolo in spogliatoio, volere tutto subito mi ha un po’ fregato. Ma da quello ho imparato come non comportarmi, mi ha aiutato a crescere“.