Lazio, ecco il 4-3-3 di Sarri: pesa il dubbio Correa

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È già evidente il timbro dato alla Lazio da Maurizio Sarri e dal suo 4-3-3. Il nuovo corso sembra già aver conquistato i giocatori anche se mancano ancora dei tasselli per ultimare il puzzle biancoceleste. Sono arrivati, per ora, Hysay e Felipe Anderson per essere titolari nei ruoli di terzino sinistro e ala destra. Il fronte acquisti però adesso è bloccato dall’indice di liquidità che impedisce alla Lazio nuovi acquisti senza prima aver fatto alcune cessioni. In uscita resta caldo il nome di Correa, mentre appare rientrato il caso Luis Alberto. Per completare il centrocampo l’obiettivo rimane Basic dal Bordeaux, mentre sul fronte offensivo il primo nome continua ad essere Julian Brandt del Borussia Dortmund.

Il 4-3-3 attuale

Allo stato attuale delle cose la squadra di Maurizio Sarri giocherebbe così: 4-3-3 con Reina in porta, Luis Felipe e Acerbi come centrali, sulle fasce Marusic e Hysay, l’inamovibile triangolo di centrocampo con Savic, Leiva e Luis Alberto e davanti il tridente formato da Felipe Anderson, Immobile e Correa. Lazzari che fino alla scorsa stagione era inamovibile come esterno destro sembra non trovare spazio inizialmente ma resta un jolly importante per Lazio anche da partita in corso, vista la sua velocità. Altro punto da capire saranno i centrali che con Simone Inzaghi alla guida hanno sempre giocato con la difesa a 3 mentre adesso si trovano a giocare a 4: Acerbi, già visto in nazionale, però sembra non sentire molto la differenza del cambio modulo e Luis Felipe di sicuro si affiderà ai suggerimenti dell’azzurro.

Per il centrocampo, a livello di nomi non cambia nulla ma nel 3-5-2 precedente Luis Alberto giocava comunque più avanzato – almeno nell’idea iniziale –  rispetto a Leiva e Milinkovic. Nel 4-3-3 il fantasista spagnolo sarà chiamato anche ad un ruolo più di sacrificio in fase difensiva oltre che ad essere da raccordo con l’attacco. In attacco il tridente potrebbe sembrare non congeniale a Ciro Immobile, se si analizza il suo contributo con la nazionale di Mancini, ma ricordiamo che il sistema Sarri esaltò Higuain fino a fargli raggiungere i 36 goal in una singola stagione di Serie A.

Certo i due attaccanti sono diversi ma il punto è un altro: Sarri è specializzato nel gioco offensivo e di sicuro troverà il modo per far rendere al meglio il suo bomber.