Euro2020, ecco tutte le protagoniste

Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

La notte di giovedì 12 novembre verrà ricordata per aver sancito le ultime 4 partecipanti ad Euro2020. Dopo il rinvio di un anno, causa pandemia, restano ancora dubbi sul poter disputare un Europeo itinerante. Per ora la data d’inizio rimane l’11 giugno, quando all’Olimpico di Roma è in programma Italia-Turchia.

Quello che è certo, ora, è il nome delle partecipanti. Siamo quindi al momento ideale per fare un recap dei 6 gironi in cui le 24 partecipanti sono divise.

Gruppo A

Il gruppo degli Azzurri. L’Italia cerca di tornare grande e nessuna occasione potrebbe essere migliore dell’aprire le danze dell’Europeo con la formula più intrigante di sempre. La squadra di Roberto Mancini ha ancora diverse incertezze, portata dall’abbondanza di talento che fa ben sperare un Paese intero.
Gli avversari dell’Italia sono sulla carta alla portata, ma nascondono insidie. La Turchia di Şenol Güneş promette battaglia, anche per i diversi ‘italiani’ ed ex Serie A presenti in squadra. il trascinatore dovrebbe e dovrà essere il goleador delle qualificazione Cenk Tosun, affiancato dall’infinito Burak Yilmaz.

Dopo le semifinali centrate a sorpresa nel 2016, il Galles prova a sorprendere ancora il vecchio continente. Con un vincente come Ryan Giggs in panchina, l’obiettivo è sicuramente fare bene. In campo il trascinatore di sempre è Gareth Bale, rinvigorito dal throwback nel Tottenham che potrebbe regargli nuove motivazioni e capacità di leadership.

La Svizzera di una vecchia conoscenza della nostra Serie A, Vladimir Petkovic punta a confermare i passi in avanti degli ultimi anni. Magari sperando di migliorare questo score: con l’ex Lazio in panchina ogni fase a gironi (ultimi due Mondiali, Euro 2016 e Nations League) è stata superata, salvo poi cadere subito nella fase ad eliminazione diretta.

Gruppo B

Il raggruppamento in cerca della forza da battere. A conti fatti, la la favorita dovrebbe essere il Belgio di Romelu Lukaku, sia per il peso di certe stelle, tra cui il centravanti nerazzurro, sia per la semifinali raggiunte negli ultimi Mondiali. Competizione giocata da padrone di casa dalla Russia di Cherchesov, che punta a confermare che non sia stato solo un exploit portato dal giocare con l’appoggio del pubblico. Il trascinatore in campo sarà quell’Artem Dzyuba – al centro di un caso negli ultimi giorni – già apprezzato in Champions League contro la Lazio con la maglia dello Zenit.

Spunto interessante di questo gruppo sarà il faccia a faccia tra due compagni di squadra: Lukaku sfiderà la Danimarca di Christian Eriksen, che tra i dubbi per il futuro nel club nerazzurro, sa che giocherà sicuramente da leader con la propria Nazionale. Manca un trascinatore, ma di certo non la motivazione, alla Finlandia di Markku Kanerva: cenerentola della competizione, l’obiettivo è quello di sorprendere.

Gruppo C

Un raggruppamento che ha dentro di tutto.

C’è la grande in cerca di identità, l’Olanda di Frank de Boer. Un nome che fa venire i brividi ai tifosi interisti porta la sua Nazionale all’Europeo che deve essere, giocoforza, quello del riscatto degli ‘Orange’. In campo guida Memphis Depay, al centro di diverse voci di mercato in questo periodo, atteso al definitivo salto di qualità: trascinare l’Olanda sarebbe l’occasione giusta…

Un altro ex interista guida l’outsider del girone. L’Austria di Franco Foda si affida al talento spesso discontinuo di Marko Arnautovic per andare oltre la prima fase, mai superata nelle uniche due partecipazioni (2008, da ospitante, e 2016). Un ex cuore rossonero come Andriy Shevchenko guida l’Ucraina più talentuosa dai tempi forse proprio di Sheva. In campo il trascinatore è Andriy Yarmolenko, secondo miglior marcatore di sempre con la nazionale dietro solo al proprio ct.

L’ultima forza di un girone che parla, anch’esso, italiano è la Macedonia del Nord, trascinata dall’infinito Goran Pandev. A segno anche nella sfida decisiva in casa della Georgia – che ha definito “la partita più importante della mia carriera” – , l’attaccante del Genoa (anche lui ex Inter) ha ammesso che si ritirerà a fine Euro2020. Facile immaginare tutta la voglia che metterà in campo nella prima partecipazione di sempre della sua nazionale alla competizione.

Gruppo D

E’ una delle squadre più attese, viste anche tutte le aspettative non mantenute negli ultimi anni. L’Inghilterra di Southgate deve puntare ad un risultato importante agli Europei, magari superando il terzo posto del 1968, ad oggi il miglior risultato di sempre nella competizione. Ad Euro2020 il trascinatore può essere solo uno: Harry Kane.

Un raggruppamento reso tremendamente avvincente dalla presenza della Scozia. Facile immaginare i motivi per cui vendere cara la pelle, specie contro la nazionale ‘dei 3 Leoni’ per la selezione di Steve Clarke.

Nel girone troviamo anche i vicecampioni della Croazia, alla ricerca di conferme con molti giocatori probabilmente all’ultimo valzer. Vedi Luka Modric e Ivan Rakitic, ancora oggi i più talentuosi della formazione di Zlatko Dalic.

Meno aspettative ma molta curiosità per la Repubblica Ceca di Jaroslav Šilhavý, che da quando si è sciola la Cecoslovacchia ha sempre raggiunto la fase a gironi di un Europeo.

Gruppo E

Molta attenzione merita anche il gruppo E. La Spagna di Luis Enrique cerca di tornare grande e si affida ad un gruppo in pieno ricambio generazionale. Va letta così una formazione che ha come punti di forza veterani come Sergio Ramos e ‘rasing stars’ come Ansu Fati, che probabilmente sarà appena rientrato da un’0perazione importante. Contro le Furie Rosse in campo ci sarà la Svezia di Janne Andersson. Protagonista negativo delle ultime settimane per la sua positività al Covid19, il ct potrebbe consolarsi: Ibra sta pensando al ritorno in Nazionale?

Chi ci sarà sicuramente, e che – ci scomettiamo – non vedrà l’ora di giocare tra i top, da top, è Robert Lewandowski. Dopo il successo in Champions League lo scorso agosto, il bomber del Bayern Monaco punta a vivere un’altra grande estate, da trascinatore della sua Polonia.

Chiude il girone la Slovacchia, che tra qualche individualità anche dalla Serie A – Skriniar e Lobotka – e tanta ‘garra’ può far bene: se lo augura il ct Pavel Hapal.

Gruppo F

Il girone con i carichi pesanti arriva alla fine.

Nell’ordine troviamo: le ultime due vincitrici dei Mondiali, i campioni d’Europa in carica e la mina vagante della competizione, con il talento piiù cristallino del calcio europeo.

La Francia di Didier Deschamps deve allontanare gli accenni di cedimento, con un gruppo che rimane in gran parte quello vincente  in Russia appena 2 estati fa, con qualche talento (cJoão Felix-Camavinga, compleanno da Golden Boysu tutti) in più. Chi continua nel ricambio generazionale è sicuramente la Germania, che dopo un Mondiale a dir poco disastroso può puntare ancora a fare la voce grossa a livello continentale, anche grazie alla continua produzione di talenti in Bundesliga, anche dai top club.

Tra le due litiganti c’è il terzo pronto a godere: CR7 ha tante aspettative per una competizione a cui arriverà da campione in carica ma anche a 36 anni compiuti. E nel classico passaggio di consegne deve temere il talento e l’estro di Dominik Szoboszlai, uomo copertina dell’Ungheria, che ha trascinato al 92′ la sua nazionale nella finalina contro l’Islanda. Un arrivo epico per una nazionale che punta a sorprendere.

Queste le protagoniste. Tutto pronto per il ballo, sperando che ci possa scendere in pista.